Era il 1995 quando l'associazione Amici di Serena, aderendo al progetto di accoglienza di Legambiente Solidarietà Grosseto, ha iniziato ad accogliere nel territorio lodigiano, bambini provenienti dalle zone radioattive della Bielorussia, contaminate dal disastro della centrale nucleare di Chernobyl.
Da qualche anno, in Italia, già altre associazioni si stavano dedicando all'ospitalità in quanto era ormai noto che i bambini, soggiornando in zone non contaminate, riuscivano ad espellere dall'organismo fino al 70% delle loro radiazioni.
Come associazione, cui priorità è aiutare bambini in difficoltà, è stato naturale aderire a questi progetti di accoglienza.
Così, nel settembre del 1995 è iniziata “l’avventura”, proseguita fino ad oggi.
Centinaia di bambini e bambine e decine di accompagnatrici e traduttrici sono arrivate nel lodigiano grazie all’associazione, potendo così risanarsi e conoscere un territorio ed una realtà di vita molto diversi dalla loro.
All’inizio, il progetto di ospitalità è stato davvero un’avventura: non si sapeva fino all’ultimo chi sarebbe arrivato, non si era pronti ad affrontare la lingua russa e sia le abitudini sia il luogo di provenienza dei bimbi erano praticamente sconosciuti.
Poi, pian piano, con l’esperienza e con i viaggi dei nostri volontari direttamente in Bielorussia, la conoscenza reciproca è aumentata.
Gli occhi dei bimbi e i loro visi sono ora meno spaesati e increduli rispetto al passato anche grazie alle foto e alle descrizioni delle famiglie italiane che inviamo loro poco prima di partire.
Da molti anni i nostri bimbi provengono dalla provincia di Dobrush, nel sud della Bielorussia, al confine con la Russia e l’Ucraina, un territorio tuttora radioattivo.
La sola cosa che non è mai cambiata in questi anni è il modo di accogliere dell’associazione: la nostra è da sempre un'accoglienza itinerante. Durante il mese di settembre, infatti, ogni giorno i bimbi sono impegnati a scoprire il territorio lodigiano, il mare e le montagne che abbelliscono l’Italia.
Accogliamo ogni anno ospiti diversi in modo tale da offrire a più bambini possibili l’opportunità di uscire almeno una volta dalla Bielorussia.
Le famiglie bielorusse ripongono nelle famiglie italiane grandissima fiducia e aspettano il ritorno dei loro figli con curiosità ed emozione.
Di norma l'associazione accoglie bimbi dai 7 ai 10 anni di età, provenienti sia dalla città di Dobrush sia dai villaggi limitrofi. Per questo motivo, spesso i nostri ospiti non arrivano da situazioni semplici, è dunque nostro dovere farli sentire accolti e protetti.
Tra le accompagnatrici, c'è la figura della maestra perché in Bielorussia le scuole iniziano a settembre ed è importante che i bambini non perdano le prime lezioni. Inoltre, sono presenti una traduttrice ed una psicologa che, con le loro competenze, affiancano e supportano non solo i bambini, ma anche le famiglie italiane.
Ad oggi è molto comune che le famiglie italiane e bielorusse riescano a mantenere rapporti di supporto, aiuto e amicizia reciproci.
Il legame che unisce Dobrush e il lodigiano è molto forte, speriamo vivamente in un una nuova accoglienza per il 2021.