Era il 1999 quando i rappresentanti di tre associazioni – l’Associazione Italiana Biblioteche, l’Associazione Culturale Pediatri e il Centro per la salute del Bambino – avviano nel nostro Paese il Progetto “Nati per Leggere”.
Il progetto verrà ben sintetizzato, nei suoi obiettivi, da Altan nel simbolo che da allora figurerà in tutte le iniziative e fungerà da simbolo della campagna e rappresenta un adulto che, tenendolo in braccio, legge a un neonato : “ Apprendere l’amore per la lettura attraverso un gesto d’amore : un adulto che legge una storia. E’ questo il cuore di una campagna che si propone anche nel nostro Paese una mobilitazione della comunità a tutela del diritto del bambino non solo ad essere protetto dalla malattia e dalla violenza, ma anche a ricevere occasioni di sviluppo cognitivo ed affettivo”.
L’iniziativa, nata originariamente in ambito anglosassone dove esiste una radicata cultura della pubblica lettura, si diffonde rapidamente e il Progetto, che ha festeggiato solo un anno fa i vent’anni di vita, nel tempo ha raccolto un enorme interesse e diversi riconoscimenti, tra cui, la medaglia del Presidente della Repubblica e moltissime adesioni che l’hanno diffuso capillarmente sull’intero territorio nazionale.
Ad aderire, oltre a moltissime biblioteche, associazioni, scuole e asili nido, bibliotecari ed educatori, Enti locali e Istituzioni sanitarie. Le cifre, comunicate nel convegno tenuto in occasione del ventennale e aggiornate al 2018, danno un’idea dell’importanza ed estensione del progetto: 2243 le biblioteche che aderiscono a NPL, oltre 1.700 i pediatri che promuovono l’iniziativa, più di 6.000 volontari che danno il proprio contributo, centinaia di migliaia di bambini, da 0 a 5 anni, raggiunti ogni anno.
A Lodi e nel Lodigiano il progetto è arrivato quasi dall’inizio, nel 2001, promosso dal Sistema Bibliotecario Lodigiano e dalla Provincia di Lodi, e ha esordito con un corso di formazione così frequentato, a testimonianza di un interesse e di un bisogno esistente, da non riuscire ad accogliere tutti coloro, bibliotecari e operatori della scuola e dei servizi per l’infanzia, che avrebbero voluto partecipare. Da quel momento il progetto si è articolato in diverse iniziative: momenti di formazione che hanno portato anche alla creazione di gruppi di lettori volontari, costituzione di raccolte specifiche nelle biblioteche dedicate al progetto e rivolte a bambini 0-5 anni, informazione, anche attraverso i pediatri di base e i servizi per l’infanzia, diretta ai genitori per metterli a conoscenza del progetto, letture a voce alta tenute nei luoghi più disparati,
In questo percorso il Progetto qualche anno fa, nel 2016, ha incontrato l’Associazione “Amici di Serena”. Un incontro tanto naturale quanto inevitabile data la comunanza di obiettivi: contribuire alla tutela dei diritti dei bambini, promuovendone la salute in un modo ampio, a partire dalla creazione di occasioni di sviluppo cognitivo e affettivo.
La collaborazione ha consentito negli ultimi anni, con l’aiuto di Biblioteche e volontari NPL, di realizzare diverse iniziative importanti: la costituzione presso le biblioteche del territorio, affiancando materiale già presente, di una raccolta di libri multilingue in grado di offrire risposte a bambini stranieri in età prescolare e alle loro famiglie e la realizzazione di presidi “Nati per leggere” presso servizi sociali e sanitari, quali il Centro Vaccinazioni di Lodi. L’intento esplicito, oggetto della collaborazione, è quello di diffondere la conoscenza del progetto e stimolare in tutte le famiglie l’uso di buone pratiche in questo ambito.
L’arrivo della pandemia purtroppo ha bloccato sul nascere l’ultima iniziativa, sancita anche in un protocollo d’intesa biennale tra Associazione “Amici di Serena”, Provincia di Lodi e AAST di Lodi, con l’obiettivo di realizzare azioni condivise che promuovano il programma “Nati per leggere” attraverso le strutture e i servizi che fanno riferimento all’ASST.
In tal senso presso uno spazio interno del Reparto di pediatria, arredato con mobili colorati e adatti per i bambini donati dall’Associazione, era stato allestito uno spazio “Nati per leggere” dove poter accogliere i piccoli ospiti presenti con letture a voce alta e fornire informazioni e materiale utile a chi vuole accostarsi a questa importante iniziativa, introducendo la lettura fin dalla prima infanzia nel proprio stile di vita.
Un progetto che prevedeva si arrivasse anche alla creazione di una vera e propria piccola “biblioteca volante” dove poter anche prendere in prestito in loco libri messi a disposizione dalla Biblioteca Laudense.
La pandemia non consente ora di dare continuità a questo progetto che però è solo sospeso e, in attesa di poter tornare a realizzare attività anche in senso fisico e incontrare di nuovo bambini e genitori, il progetto continua a vivere nelle famiglie, nei genitori che decidono di utilizzare la lettura come occasione di relazione con i propri bambini e anche sul web al sito http://www.natiperleggere.it/index.html